Cosa fare a Salerno Parte II

Cosa fare a Salerno

Ci siamo, finalmente si sono spente le Luci d’Artista e le orde turistiche hanno restituito la città alla sua quiete invernale.
Dopo avervi parlato di cosa vedere a Salerno con gli occhi di un turista, ora invece le cose si fanno più serie: in qualità di Ambassador Momondo vi parlo nuovamente della mia città adottiva ma in chiave diversa.
Vi mostro cosa vedere e cosa fare a Salerno con gli occhi di un local svelandovi alcuni luoghi che non sono [ancora] presi d’assalto dai turisti.

 

Il Museo Papi

Cosa fare a Salerno

Una chicca nascosta di Salerno, un museo decisamente poco conosciuto e sottovalutato, forse perché poco pubblicizzato. Se amate la storia della medicina, la vista di antichi strumenti di tortur…ehm strumenti di cura, allora questo è il posto giusto.

Ubicato in un palazzo nobiliare del centro storico di Salerno, il Museo Papi raccoglie qualcosa come migliaia di strumenti medico-chirurgici originali dei secoli scorsi, alcuni dei quali rarissimi.

Si tratta di uno dei musei più importanti a livello mondiale per quantità di oggetti collezionati e per importanza scientifica. Il percorso museale si snoda su più livelli in cui fare un vero e proprio viaggio nella medicina dei secoli scorsi, vi assicuro che certi strumenti sono impressionanti!

Cosa fare a Salerno

Per rendere l’esperienza di visita ancora più completa sono stati ricostruiti degli ambienti medici, ospedali da campo militari, laboratori e allestimenti davvero inquietanti come le temutissime botteghe “cavadenti”.

Cosa fare a Salerno

Gli strumenti sono ordinati per discipline medico chirurgiche: si va dall’anatomia all’anestesiologia, dalla chirurgia generale alla chirurgia militare passando per la neurochirurgia, oculistica, odontoiatria, ostetricia e ginecologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, riabilitazione, traumatologia e urologia. Insomma ci sono tutti i reparti.

Cosa fare a Salerno

Essì avete visto bene, questi sono enormi clisteri!

Le 14 sale espositive sono dislocate all’interno di Palazzo Galdieri e sono dedicate a Roberto Papi, figlio che il collezionista Mario ha perso prematuramente. Non perdetevi la spettacolare vista panoramica di Salerno che si gode dal terrazzo del secondo piano del Museo e tenete d’occhio la pagina Facebook: il Museo Papi è periodicamente promotore di iniziative culturali e ludiche come “visita con delitto”.

 

Il Parco del Mercatello

Anche questo un posticino poco conosciuto ai più. Siamo nel quartiere del Mercatello, dove sorge quello che attualmente è uno dei parchi urbani attrezzati più grandi d’Italia. Dieci ettari di estensione voluti fortemente dai cittadini per riqualificare la zona.

E’ un autentico piacere passeggiare, fare yoga, running o semplicemente prendere il sole sull’erba del Parco del Mercatello. Questo parco fu inaugurato dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro con una solenne cerimonia tenutasi nel 1998.

C’è stato un periodo in cui il Parco del Mercatello era il vanto di anziani e pensionati, tanto che gli abitanti del quartiere erano soliti prendersene cura spontaneamente.
Il Parco è diviso in zone tematiche a seconda delle specie arboree presenti: c’è il giardino mediterraneo caratterizzato da un superbo portico maiolicato in stile Costiera Amalfitana, l’immenso prato, l’area naturalistica sviluppata intorno ad un torrente con laghetto artificiale e infine il frutteto in ricordo dell’antica vocazione agricola del posto.

Il Parco dispone anche di una bellissima serra Rock Garden con una collezione spettacolare di piante grasse e di una zona dedicata a fiere ed eventi (memorabili alcune edizioni della Festa della Pizza in cui ho personalmente fatto stragi di pizza).

 

Il Porticciolo di Pastena

https://www.instagram.com/p/Bsl0LTHnwM6/

Poco lontano dal Parco del Mercatello raggiungendo il litorale costiero è possibile entrare in un angolo nascosto di Salerno davvero romantico. Sconosciuto ai turisti, il porticciolo di Pastena è un luogo in cui fuggire dalla ressa del lungomare “ufficiale”, per calarsi nell’atmosfera di un piccolo borgo di pescatori.

https://www.instagram.com/p/BqC3vzUnqAa/

L’incuria dell’arredo urbano e a volte la sporcizia non rimossa a mio avviso regalano un’allure nostalgica e decadente ma intesa nel senso buono eh! Un posticino si ruspante ma assolutamente autentico in cui abbandonarsi ai ricordi del passato.

E poi la vista sulla Costiera da sola fa tutto il resto. Consiglio di andarci al tramonto per poi magari tuffarsi in uno dei tanti ristorantini della zona.

 

Piazza Flavio Gioia

Presa letteralmente d’assalto nel periodo natalizio a causa dell’installazione delle luminarie, durante il resto dell’anno questa piazza è un’autentica perla della città di Salerno.

Nota ai salernitani come la “Rotonda” per via della forma conferitagli dalla cornice di palazzi che la circondano, al suo centro c’è la Fontana dei Delfini, una bella fontana ornamentale che simboleggia l’unione di Salerno con il mare. Piazza Flavio Gioia ha visto nel corso dei secoli fiere, transito di merci, partite di pallone di ragazzini e passeggio della Salerno bene.

Centralissima ma ben nascosta perché localizzata al di fuori di quelle che una volta erano le mura della città, la sera diventa il cuore di una movida cittadina intima e raccolta. Spettacolare lo splendido e imponente portale in pietra del ‘700 che bisogna varcare per entrare in questa piazza.

Da visitare non solo per l’architettura o per i numerosi localini in cui prendere un aperitivo ma anche e soprattutto per la sua storia. In pochi sanno che questa piazza era sede di esecuzioni capitali e che ospitava fin dal medioevo la sentitissima Fiera di San Matteo, il Santo Patrono della città.

 

La leggenda della Fontana della bella Antonella

Cosa fare a Salerno

A due passi da Piazza Flavio Gioia, risalendo il Corso ed immergendosi nel cuore del centro storico c’è un’altra chicca nascosta di Salerno. Siamo nei pressi del muro di cinta del Museo Archeologico dove c’è una piccola e all’apparenza insignificante fontana. Una semplice fontanella il cui gocciolio è stato testimone di una triste vicenda amorosa.

Siamo in pieno medioevo e Antonella, una delle damigelle più belle della corte della Regina Margherita Durazzo, soleva incontrarsi con il nobile Raimondo, proprio nei pressi di questa fonte. Non essendo di sangue nobile, Antonella non venne mai vista di buon occhio dalla corte e fu rinchiusa in un vicino monastero (un grande classico), mentre Raimondo fu spedito in battaglia.

Passarono gli anni e grazie alle sue prodi e valorose azioni, Raimondo riuscì ad ottenere in premio dal Re il matrimonio con la sua Antonella. Ma Raimondo convinto di convolare a nozze con Antonella, si unì invece con la perfida gemella della sua amata: Vanna (che già il nome mette na’ simpatia). La vera Antonella giaceva in un letto moribonda a causa della tremenda epidemia di peste che colpì la città nel 1412.

Scoperto l’inganno, Raimondo fece appena in tempo a ricongiungersi con la sua amata Antonella, che ella spirò praticamente fra le sue braccia. Il povero cavaliere perse il senno, abbandonò i suoi averi e si diede al vagabondaggio fra fiumi e valli circostanti.

Gli anziani del posto ancora oggi raccontano di un fantasma lacero e distrutto che aggirandosi nelle notti tempestose bussa alle porte chiedendo:

“per carità di Dio
dici al misero Raimondo
stanco e pio,
in quale parte del mondo,
o mia buona sorella,
si trova Antonella bella?”.

Ma non finisce qui! Secondo la leggenda pare che la fontanella sia capace di esaudire il sogno d’amore di una ragazza non ricambiata. Dico a voi donzelle sfortunate in amore, nel mese di agosto recatevi presso questa fontanella, bagnatevi le labbra e sussurrate questa formula:

“anima della fontanella di Margherita
la regina bella,
caccia le lacrime di Antonella,
tradita dall’infame gemella”.

Occhio che se il getto d’acqua dovesse arrestarsi all’improvviso e se dovessero cadere subito dopo solo sei gocce (le lacrime di Antonella), mi raccomando raccoglietele e conservarle per veder avverato il vostro sogno d’amore!

Beh è vero, la cosa è decisamente macchinosa quanto mai inverosimile, personalmente credo che ci sarebbero più speranze di conquistare Chris Hemsworth! Ma vale la pena fare comunque un tentativo giusto per vedere cosa succede 😉
Voi nel frattempo godetevi Salerno e come recita il motto di Momondo, stay curious!

orsanelcarro

Daniela, per gli amici Orsa. Per i nemici destrOrsa. Amo esplorare edifici abbandonati e omaggiare monumenti e memoriali di guerra.

Questo articolo ha 20 commenti

  1. Devo assolutamente colmare le mie lacune e scendere nel meraviglioso Sud! *_* Non avevo mai sentito parlare di queste “chicche” di Salerno, in particolare mi attrae e nel contempo inquieta il Museo Papi, ma da inguaribile romantica sono rimasta colpita dalla triste storia di Raimondo e della bella e sfortunata Antonella 🙁 Un abbraccio!

    1. orsanelcarro

      Ciao Serena! Assolutamente da colmare questa lacuna 🙂 che abbiamo un sacco di cose belle quaggiù 😉 Ma sai che le guide del Museo Papi sono simpaticissime (ragazzi giovani come noi…più di me sicuro) e per restare in tema riescono a “indorarti la pillola” parlandoti degli strumenti di cura con tale dedizione che quasi non noti il lato cruento di certi coltellacci 🙂
      Che rabbia eh…quell’arpia di Vanna 😛 Grazie per esserti fermata a leggere, ti abbraccio anch’io!

  2. Ale e Kiki

    La Bottega cavadenti è uno strumento veramente temibile…non credo proprio che mi piacerebbe essere una cavia, piuttosto porterei volentieri il mio vicino di casa ad una visita con delitto, nella speranza che sia il suo!!
    Meraviglioso il portico maiolicato del Parco del Mercatello: per un attimo sono tornato a Siviglia, dimenticando che le ceramiche più belle sono italiane!
    E che dire del Porticciolo di Pastena? Penso che rimarrei volentieri ben oltre il tramonto, guardando le luci della Costiera accendersi!
    Dani, ci hai fatto venire una gran bella voglia di venire a Salerno e con tutti i tuoi consigli l’itinerario è già bello che fatto!!
    Ci vediamo in Piazza per il dopocena allora!

    1. orsanelcarro

      Più guardo le due misere fotine che ho inserito e più mi pento di non aver dedicato un intero articolo al museo Papi, credo di aver scattato qualcosa come centinaia di foto fra strumenti e allestimenti! E’ davvero ben fatto e le serate tematiche organizzate dai ragazzi che lo gestiscono sono troppo carine! 😉 Wow che complimentone la similitudine con Siviglia! E’ un parco davvero bello (o almeno lo era ai suoi tempi d’oro) sono diversi mesi che non ci vado e ho saputo che qualcosina è cambiata 🙁 Il porticciolo è proprio caratteristico, pensa che la strada per arrivarci presenta incastonati nei marciapiedi dei segni zodiacali! E anche le case alle sue spalle sono belle, nulla a che vedere con un borgo di pescatori, sembrano più case coloniche di uno stile che non so definirti! Particolari! Ci vediamo ai delfini allora! 😉
      Buonanotte e grazie!

  3. Più la scopro grazie a te, più la amo. Devo assolutamente vedere questa bellissima città, ma possibilmente lontano dal caos. Lontano dalle luci d’artista e dal pienone dell’estate. Mi piacerebbe riscoprire quella calma atmosfera d’altri tempi che hai raccontato, magari nel tepore dell’autunno.
    Mi sono innamorata di ogni angolo descritto, con un occhio di riguardo per il museo: adoro questi piccoli gioielli, in cui rivivere pezzi di passato come se fossi salita su una macchina del tempo!
    Ed è bellissima e struggente la leggenda di Antonella e Raimondo, anche se mi ha davvero messo tanta tristezza… Che poi scusa una cosa (momento protesta): per quale piffero di mitivo siamo sempre noi donne a dover finire in un convento, quando non andiamo bene alla suocera? Pensiamoci ragazze, pensiamoci!
    Buona serata Dani,
    Claudia B.

    1. orsanelcarro

      Ottimo spunto di riflessione il tuo Claudia! Peccherò ma sono straconvinta che altro che voti: i conventi di clausura sarebbero vuoti se non fosse per la mano cattiva del parentado…vedi la Monaca di Monza 🙂
      Sono con te, l’autunno e la tarda primavera sarebbero periodi perfetti, le attività tanto non mancano e non è detto che Salerno sia bella solo con le luci natalizie (oddio mi è appena risalito un panettone).
      Anche io il Museo Papi l’ho scoperto da poco, ne conoscevo l’esistenza ma mi sono decisa a visitarlo solo pochi mesi fa e già vorrei ritornare per l’esperienza visita con delitto!
      Ti abbraccio forte Claudia e grazie! <3

  4. Simona Pasquino

    Avendo degli amici di Cava dei Tirreni ho sempre sentito parlare molto bene di Salerno. Ma questo tuo itinerario tra le gemme nascoste della città, o perlomeno quelle meno note ai turisti, conferma la fama meritatissima di cui gode Salerno. Sono sorpresa dal parco di Mercatello, non credevo potesse esservi un parco così grande e curato qui da noi al sud! Ma quel porticciolo! ahhh se amo i porticcioli e i borghi dei pescatori!
    Ma parliamo di quel clistere. O-D-D-I-O
    Sto male solo a pensare a chi era costretto a sottoporvisi :O
    Poveri Raimondo ed Antonella il cui sogno d’amore si infranse contro la cattiveria di Vanna la strega

    1. orsanelcarro

      Davvero gli amici a Cava? Anche Cava è bella e merita una visita approfondita! E’ ricca di storia e architetture antiche…per non parlare dei localini mangerecci! 😉
      Ma infatti, a volte mi arrabbio perché Salerno viene sempre e solo associata alle luci ma c’è veramente tanto altro, spero almeno che questa kermesse faccia da volano per tutto il resto 😀
      Il clistere, parliamone: non sai il mio sconcerto quando la guida ci ha rivelato che le “operazioni di pulizia” si facevano a corte e con pubblico presente perché la cosa era talmente una roba da ricchi che costituiva un vanto! OVVOVE! 😛
      Grazie per passare sempre da qui Simona! Ti abbraccio!

  5. Anche io, come Serena, devo assolutamente colmare la lacune e scendere a Salerno! Mi ispirano tantissimo questi posti poco conosciuti dai turisti, ma in particolare lo scalino più alto del podio se lo contendono il museo Papi e il parco del Mercatello. Il primo perché da brava amante delle storie macabre non posso non essere incuriosita da tutti questi strumenti di tortura e dalle anime inquiete che si aggirano sicuramente tra quelle mura. E poi il secondo per la sua bellezza ma vogliamo parlare della festa della pizzaaaaaaa
    Sai che mentre leggevo mi domandavo: non può non esserci una storia speciale in questi posti. E infatti non mi hai delusa! Bellissima e tristissima la storia dei due poveretti.
    Buona serata, un bacione

    1. orsanelcarro

      La festa della pizza era qualcosa di spettacolare Silvia! Una settimana intensa di spicchi, ospiti, risate e serate estive passate nella frescura del parco! Io avevo l’abbonamento! 😉
      Anche secondo me ti piacerebbe un sacco il Museo Papi, la collezione vintage di strumenti inserita nel contesto del centro storico di Salerno è proprio come si dice “la morte sua” 😛 E poi è vicinissimo al Giardino della Minerva quello di cui vi parlavo nel post precedente e in cui si può gustare una tisana con vista su tutta la città!
      Poverini si…e tanto sfigati 😀 😀 Allora mi candido a tua guida ufficiale! 😉 Bacione anche a te e grazie!!! :*

  6. iltuopostonelmondo

    Chris Hemsworth, hai detto niente! La moglie sarà contenta eheheh
    Sono stata a Salerno per l’occasione delle luminarie e in un weekend non ho visto molto, ma è una città che adoro e mi sono ripromessa di tornarci presto.
    La fontanella non la proverò, ma andrò sicuramente a passeggiare al Parco del Mercatello.

    1. orsanelcarro

      ah ma perché è sposato? 😉 Ricordo che eri venuta a Salerno e purtroppo ci siamo conosciute dopo altrimenti una riccia da Pantaleone te la offrivo più che volentieri! Il fenomeno Luci quest anno è stato leggermente down, a mio avviso non erano belle come quelle delle passate edizioni! Ma il delirio è sempre presente! 😉
      Quando scendi fammi un fischio!

  7. Erica

    La vista mi ha giocato un brutto scherzo perché al posto di Raimondo avevo letto Romualdo e ho subito pensato a Fantaghirò in giro per Salerno…
    Chris non è affatto male, io tenterei con qualche altro fanciullo ma non so perché ho la sensazione che non vedrei cadere quelle sei gocce.

    1. orsanelcarro

      ahhahaahha Romualdo effettivamente ci stava anche se forse avresti preferito fanciulli rossi alla Sam 😛
      Buona serata Erica! <3

  8. Lilly

    Ora parliamo la stessa lingua 😉
    Quante cose non conosco ancora, incredibile.
    Per fortuna non ho bisogno delle 6 lacrime ma la leggenda è triste ma bella al tempo stesso.
    “anima della fontanella di Margherita
    la regina bella,
    caccia le lacrime di Antonella,
    tradita dall’infame gemella”.
    Per una volta una storia che non finisce bene, curioso. 😉
    Spero di venire presto a scoprire questo volto non turistico della città.
    Buona giornata

    1. orsanelcarro

      😉 infatti, come te sono sempre a caccia di posticini poco conosciuti e lontani dalla ressa: spesso si scoprono chicche davvero meritevoli!
      Sai io sono curiosa sulla fine di Vanna, chissà se si è goduta gli averi di Raimondo dopo che le ha lasciato tutto ed è diventato un homeless ramingo 😀 😀 😀
      Lo spero anche io Lilly! A presto, un bacione! :**

  9. Simona

    Voglio venire a fare un giro per Salerno insieme a te, mi porti? Mi porti ti prego? cioè io sono a due passi ma non conosco nessuno dei luoghi che hai menzionato. Il Museo dei Papi mi fa un po’ paura ma so che con te sarei in buone mani visto che ricordo ancora bene le tua avventure tempestate di luoghi magici e di gatti in giro per Napoli. Salerno attraverso i tuoi occhi è qualcosa di unico e vorrei davvero non perdermi questa occasione. Vabbè, non so se lo hai capito ma io mi sono decisamente autoinvitata 😛

    1. orsanelcarro

      mi sa che mi devo dotare di quell’apparecchietto che rilascia i numeri come dal dottore hahaahahha! Quando vuoi Simona anzi quando volete! Sei veramente a due passi…e a proposito non mi meraviglio che non sei venuta a Salerno visto quel po po di luogo in cui vivi e lavori! 😉 Spero ti sia ripresa, un bacione!

  10. Alessia

    E sto curious sì! Guarda che perle mi fai scoprire! Io una Salerno così non l’ho trovata mai in nessuna guida… Conoscendomi andrei di corsa al porticciolo di Pastena perché sono un po’ fissata con le foto di barche e pescatori, ma anche al museo Papi che sembra interessantissimo. Non conoscevo la leggenda della fontanella (che tristezza) però hai ragione il nome della gemella è tutto un programma di simpatia… Ahahahah!! Grazie per questo tour insolito!! Ciao Orsa

    1. orsanelcarro

      Si infatti è un leitmotiv ricorrente fra le tue foto quella dei porticcioli. Ti piacerebbe allora! Ma non solo Salerno, tutto il Cilento direi! Ci sono Agropoli o Pollica, Acciaroli che ti farebbero andare in tilt la reflex!
      Hahahahah ma una che si chiama Vanna non può che essere una str****! Oddio spero che non si chiami così nessuno della tua cerchia 😛
      Grazie a te e buona settimana Alessia, spero che tu stia meglio! :*

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