Racconti del 31 ottobre II ovvero “Suggestioni in forma di D”

Impazzano in queste ore centinaia di tweet e post che lanciano trevel-idee per la notte di Halloween. E poi ancora pubblicità di hotel e luoghi infestati in ogni parte del mondo.
Per la serie i #raccontidel31ottobre vi rispondo: ma venite a casa mia!

La mia è una graziosa mansardina in pieno centro: mai abitata da nessuno, “vergine”. Ebbene accadono cose strane anche qui, altro che Castello di Bran, Tulloch Castle o la stanza 217 dello Stanley Hotel.
A parte le varie sparizioni di olio, sale e, ultimamente Nutella, pare che la mia casa non perda occasione per ricordarmi come mi chiami!
Appaiono “D” in continuazione.

Ora racconto queste cose con leggerezza ma vi assicuro che le prime volte che accadevano episodi del genere rimanevo parecchio turbata. A distanza di tempo abbiamo imparato a conviverci e, d’altra parte, cosa possiamo fare? Fin quando restano cose “innocue”…


Dicevo, tutto è cominciato con quelle che io chiamo, per sdrammatizzare, “suggestioni in forma di D“.
Costantemente nel fondo del caffè, sul cuscino del divano quando mi alzo, nelle crepe dei muri, nella schiuma quando lavo i piatti e persino nella polvere a terra: la mia casa mi chiama dappertutto!

Mi è capitato spessissimo di spazzare la polvere dal pavimento, facendo il classico “mucchietto” da raccogliere con la paletta.
Quando mi volto per prendere la paletta e mi chino per raccogliere la polvere trovo il mucchietto accomodato perfettamente a mo’ di lettera D.
E non una D maiuscola normale badate bene, avete presente quelle vecchie scritture in cui le iniziali miniate presentavano ghirigori e arabeschi? Ecco, così.

Altro episodio: non riuscendo a trovare un lampadario che mi piaccia in modo particolare, ho deciso di lasciare temporaneamente la lampadina della camera da letto attaccata ai soli fili elettrici.
Pure quelli si sono deformati a ricordare una D.


Poi ci sono le sparizioni. Dapprima c’è stato il periodo dell’olio. Sono abbastanza salutista, lo uso con very very parsimonia. Che voi sappiate l’olio evapora?
No, eppure spariva regolarmente dalla tanica. Poi c’è stato il periodo del sale, seguito a ruota dalla Nutella.

Un bel mattino abbiamo trovato un coltello letteralmente inzuppato di Nutella nel lavello della cucina. Escludo che possa essere stata io, per il semplice fatto che NON SI LASCIA la Nutella sul coltello!
Lo trovo un delitto, va pulita fino all’ultima goccia! Ne nacque una viva discussione:
-Sei stata tu!
-No, sei stato tu!
Ad oggi ancora non s’è trovato un colpevole ma non ditelo a quelli di Quarto Grado.
Per non parlare poi delle continue mail alert della Ip-Cam quando sono in viaggio. La Ip-Cam rileva “voci” e “movimenti” ma di fatto nello screenshot non appare mai nulla!
Brrrr…


E poi c’è LUI: la figura stanca che si dondola. Possiedo due belle sedie a dondolo di vimini posizionate in salotto perpendicolarmente al lucernario da mansarda.
Con regolarità svizzera una di queste sedie cigola e scricchiola ogni notte.
Dalla prospettiva della mia camera da letto distinguo molto bene le due sedie, su una delle quali, si vede perfettamente una sagoma scura come fosse un uomo seduto. Ogni notte!

All’inizio confesso che ci spaventavamo tantissimo. Correvamo ad accendere la luce e, ovviamente, sulla sedia non c’era mai nessuno.
Quando poi c’è la luna piena praticamente tutta la casa è illuminata a giorno e la figura sulla sedia si vede ancora più distintamente. Per non parlare poi dei rumori dei passi
I nostri familiari si stupiscono ad ogni nuovo “episodio” ma io ormai non ci faccio più caso o, almeno, non la vivo più con la paura e la preoccupazione iniziale. Anzi, oggi invece mi preoccupo se, sporgendomi dal letto, non vedo “nessuno” seduto sulle sedie.
Personalmente non credo a fatti paranormali, misteri leggende e affini. Non sono nemmeno credente!


Tendo a razionalizzare tutto e a cercare una spiegazione plausibile per quello che non riusciamo a spiegare. E se non arriviamo ad una spiegazione logica di un fatto “strano” è solo perché non possediamo in quel momento gli strumenti o le conoscenze per farlo.
E per strumenti non mi riferisco all’acume di Giacobbo!

orsanelcarro

Daniela, per gli amici Orsa. Per i nemici destrOrsa. Amo esplorare edifici abbandonati e omaggiare monumenti e memoriali di guerra.

Questo articolo ha 4 commenti

  1. Diletta

    Ahah fantastico… o meglio, da brividi! Io morirei se vedessi una sagoma sulla sedia a dondolo in camera mia XD

  2. Alessia

    Brr, le sedie a dondolo…quando ero bambina ne avevamo una di vimini in casa e mi sembrava si muovesse sempre senza motivo…Quando i miei l’hanno gettata via ho tirato un sospiro di sollievo.
    I miei nonni abitavano in una vecchia casa nel centro di Roma e sono cresciuta con i loro “racconti del 31 ottobre”. Mia nonna, per esempio, mi raccontava spesso di un uomo con una lunga barba bianca che si sedeva ai piedi del letto e le tirava via la coperta… E quel che è peggio è che con lei dormiva la figlia, mia zia, che ha confermato più volte la stessa versione…
    Il tuo tag è come un raduno intorno a un fuoco per raccontarsi storie come questa e mi piace un sacco! A presto con i nostri racconti del 31 ottobre…Uahuahuah (risata malefica)

    1. orsanelcarro

      Vero, le sedie a dondolo hanno un che di sinistro 😀 😀
      Madò O_O e non sono mai “andate in fondo” alla questione tua zia e tua nonna?
      Tipo chiedere a Nonno Caesar “Chi sei, cosa vuoi?” hahahah ho visto troppi film horror!
      Comunque come la scema ho taggato il post sbagliato…il racconto della cosa strana capitata in viaggio era questo:
      https://www.orsanelcarro.it/racconti-del-31-ottobre/
      Ci vediamo davanti al camino! 😉

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