Le città Europee più economiche da visitare

Viaggiare fa bene al cuore, agli occhi e all’anima. E per fortuna grazie alle offerte sui voli lowcost fa bene anche al portafogli!

La nostra cara Europa offre innumerevoli spunti per godersi city break all’insegna di meravigliose architetture, buon cibo, divertimento e anche tanta natura.
Le città Europee più economiche da visitare sono quelle dell’Europa dell’Est: bellissime e con un ricco (purtroppo a volte traumatico) retaggio storico ma con un’offerta culturale davvero senza pari.

Le città Europee più economiche da visitare: Praga

Cosa vedere a Praga

Praga è la regina fra tutte le città Europee più economiche.
Bella e misteriosa, Praga è a misura di viaggiatori low budget grazie alla possibilità di soggiornare in sistemazioni economiche, confortevoli e provviste di ogni servizio essenziale.

Praga Ponte Carlo

Perdetevi nelle strade della Old Town ammirando con il naso all’insù l’iconico orologio astronomico o il romanticissimo Ponte Carlo.
Praga è economica anche dal punto di vista degli spostamenti con i mezzi pubblici, degli ingressi in musei, attrazioni e soprattutto del cibo. L’ottima birra di Praga ad esempio è più economica dell’acqua!

Le destinazioni Europee più economiche da visitare: Cracovia

città Europee più economiche da visitare

Visitare Cracovia equivale a fare un tuffo nel medioevo, grazie al suo centro storico molto ben conservato. E non è tutto perché sotto la maestosa Rynek Glówny, al momento la piazza più grande d’Europa, è possibile fare un ulteriore salto indietro nel tempo, grazie ad un museo sotterraneo incredibile (ma non svelo nulla)!

Passeggiare fra le strade lastricate di Cracovia è come calpestare la storia di quest’antica e bella città, storia che passa dal medioevo fino ad arrivare ai terribili eventi del Novecento. Molto toccante infatti è la visita al quartiere ebraico. Se vi va spingetevi fino al memoriale del Campo di Concentramento di Auschwitz.

Anche Cracovia è decisamente economica. Un esempio? Colazione con una ricca selezione di cornetti, pane, marmellata, cioccolata e caffè a soli 4 Euro!

Le mete Europee più economiche da visitare: Budapest

città Europee più economiche da visitare

Una delle Capitali più belle dell’Europa dell’Est.
Elegante, monumentale e romantica, Budapest è tagliata in due del bel Danubio blu ed entrambe le rive (Buda e Pest) offrono occasioni per innamorarsi perdutamente degli echi di una storia che ancora si respira lungo il fiume.

città Europee più economiche da visitare

Viva e vibrante d’estate ma sicuramente più affascinante in pieno inverno. Non perdete il Bastione dei Pescatori, una visita nel Parlamento più bello del mondo ed una romantica crociera serale sul Danubio.

Le città Europee più economiche da visitare Kaunas

città Europee più economiche da visitare

La Lituania? Perché no! Visitare Kaunas magari in tarda primavera è stata un’autentica sorpresa. Vivace, piena di giovani, di locali e di spunti per visite culturali.

Come ad esempio il Museo Etnografico, il Museo del Diavolo (ce ne sono due in tutto il mondo) o lo struggente memoriale dedicato al genocidio ebraico.

Niente male neanche i centri commerciali che fanno il verso a quelli di Dubai!
Kaunas è una meta economica sia per quanto riguarda il cibo che le sistemazioni alberghiere (ce ne sono di carinissime nella Old Town).

@momondo #owtravelers #admomondo

orsanelcarro

Daniela, per gli amici Orsa. Per i nemici destrOrsa. Amo esplorare edifici abbandonati e omaggiare monumenti e memoriali di guerra.

Questo articolo ha 35 commenti

  1. Alessia

    Utilissimo questo post, Orsa! Non avevo mai sentito parlare di questa piattaforma sanitaria… Io la trovo geniale nella sua semplicità. Grazie, buon weekend!

    1. orsanelcarro

      Grazie Alessia, quando ho visto questo servizio ho realmente pensato che potesse essere utile. Così ho deciso di parlarne in un post.
      Giusto, semplice ma geniale!
      Grazie ancora e buon fine settimana anche a te! 🙂

  2. Silvia Demick

    Non ne avevo mai sentito parlare, e devo dire che sinceramente prima di partire ogni tanto il pensiero dell’infortunio o dell’incidente mi sfiora. Soprattutto negli ultimi anni. E non mi va di trovarmi nella situazione in cui magari non stai bene all’estero e non sai cosa fare. Per cui grazie per il suggerimento molto utile!

    1. orsanelcarro

      Ecco vedi, facciamo gli stessi pensieri. Significa che stiamo invecchiando? 😛
      Dimmi di no…ti prego 😀 😀
      Grazie a te per essere passata!

      1. Silvia Demick

        No no, tranquilla, non è che stiamo invecchiando. E’ solo che col tempo stiamo diventando più attente 😉
        Buon weekend!

        1. orsanelcarro

          Grazie! 😀
          Buon WE anche a te! 😉

  3. Porca miseria se ci penso agli incidenti ed infortuni!
    Però devo dire che una volta sono stata una folle e sono andata a New York 8 giorni senza assicurazione sanitaria. Costava ed io potevo permettermi a malapena i soldi per stare lì, avevo già fatto i salti mortali ed ho deciso di rinunciare alla assicurazione. Però ero preoccupata!
    Non conoscevo proprio questa piattaforma, ora diventerà una nuova droga! ahahah

    1. orsanelcarro

      Ciao ragazzi!
      Effettivamente negli USA, con quell’annosa questione dell’assistenza sanitaria garantita solo agli assicurati, sarebbe un grosso rischio andarci senza copertura. Ma per fortuna è andato tutto bene! 😉
      L’augurio è sempre quello di non aver bisogno di nulla di tutto ciò haahhaha!
      Buon WE!

  4. iltuopostonelmondo

    Io mi rendo conto che più “avanzo con gli anni” e più divento ipocondriaca.
    Questa piattaforma è fantastica ma sto cercando di capire se è possibile scaricarla anche sul cellulare ma credo di no.

  5. Senz’altro un post utilissimo. Mi dispiace che tu debba stare particolarmente accorta, lo ammetto. Difficile non poter fare a meno di fasciarsi la testa prima di romperla ma si viaggia più tranquilli se il più delle cose che potrebbero servire, sono a portata di mano. Altre cose poi… siamo tutti sotto il cielo.
    Ciao Orsa! 😉

    1. orsanelcarro

      Mannaggia tutta colpa di questi anni che passano: prima si viaggiava con più spensieratezza e meno consapevolezza dei rischi.
      Assicurazioni, incidenti&Co…e chi ci pensava mai?
      Ci è andata (e spero ci andrà) sempre bene! corna e bicorna 😀 😀
      Ciao Tiziana, grazie per essere passata! 😉

  6. Fabio

    La cosa bella è che la tessera sanitaria che tutti abbiamo è stata fatta col chip proprio per inserire la storia clinica di ciascuno di noi in queste evenienze. E “stranamente” 🙂 invece questo servizio non c’è.
    Anna Luisa poi è farmacista, quindi ti lascio immaginare la piccola farmacia da viaggio che ci accompagna, anche se si va in una capitale europea o comunque in un posto dove troveremmo tutto. Tanto, quello che poi ti servirà, non ci sarà 😀

    1. orsanelcarro

      Infatti, il chip “dovrebbe” servire proprio a questo e a tanto altro ancora! Eppure al momento tutti quei servizi sono inattivi.
      Ma siamo in Italia, non ci stupiamo più ormai! 😀
      “Piccola farmacia da viaggio” hahahah immagino! 😛
      Un saluto!

  7. Lemurinviaggio

    Sia per chi ha esigenze mediche speciali, sia per chi non ne avrebbe ma vuole stare tranquillo, è un espediente tecnologico utile. Certo si spera poi che sul posto, e temo dipenda molto anche da quale, lo sappiano sfruttare

    1. orsanelcarro

      Ciao Lemuri! Certo, il fatto che sia una piattaforma ancora in espansione ne limita la fruibilità in termini di copertura.
      E in merito al vostro discorso beh…lì entra in gioco la sfortuna. Quante volte è capitato di incontrare medici (e non solo) incompetenti anche in Italia? E’ come quando becchiamo la pasta scotta al ristorante perchè lo chef ha litigato con la moglie 😀 una piccola possibilità ma reale e possibile.
      Grazie per essere passati! ^_^

  8. Stamping the World

    Orsa, grazie mille, non conoscevo questa piattaforma!!
    fortunatamente per ora in viaggio non mi è successo niente di grave, tranne la vendetta di Montezuma, presa in Marocco!
    Giorni infernali ma fortunatamente avevo con me l’imodium, che non è la soluzione migliore, ma meglio di niente. 😉

    1. orsanelcarro

      Shhhhh non nominiamo la vendetta di Montezuma, sempre in agguato e sempre pronta a colpire a tradimento hahaha!
      Non c’è servizio o piattaforma sanitaria 2.0 che tenga per quella.
      Però sai che faccio? Vado a prendere una boccetta preventiva di fermenti lattici 😀 😀
      Ciao Stefania, grazie per essere passata!

  9. Candice

    Molto utile questo post! Grazie! :*

    1. orsanelcarro

      Ciao Chiara benvenuta! ^_^
      Ti ringrazio e mi fa piacere che tu l’abbia trovato utile!
      A presto 😉
      Daniela

  10. Valentina

    Grazie di aver parlato di questo servizio, non lo conoscevo ed è veramente utile! Negli anni oltre ad essere diventata ipocondriaca ho accumulato una certa ansia ai “malanni in viaggi” e ti confesso che a parte il weekend in Europa di 2 giorni, stipulo sempre sempre sempre un’assicurazione accessoria! A dimenticavo, anche nell’opzione weekend per Parigi e Istanbul l’assicurazione l’ho fatta comunque!!!

    1. orsanelcarro

      Ecco questo invece si che è da attribuire all’età che avanza! 😛
      Ora viaggiamo con una consapevolezza diversa e, se l’assicurazione o le piattaforme come queste riescono a trasmetterci una tranquillità in più, perchè no? Poi se non servono tanto meglio! 😉
      ahahahh in tua assenza abbiamo scritto una valanga di post, ora avrai un bel po’ di lavoro arretrato! 😀 😀
      Mi pare un giusto prezzo per un on the road irlandese, o no?! hahahah 😀

      1. Valentina

        Ho visto! sto cercando di mettermi in paro!!!

        1. orsanelcarro

          Forza hahahah! 😉

  11. Roberta

    Anche io porto sempre con me il mio astuccio di medicine “in caso di”. Se viaggio in Paesi lontani, in genere, stipulo l’assicurazione sanitaria. Ma non conoscevo la HELP CARD. Mi sembra un’idea geniale.. grazie davvero per averne parlato. Comunque anche io, con l’avanzare dell’età, divento sempre più “prudente”, per non dire “ansiosa” 😀

    1. orsanelcarro

      Credo che dobbiamo sentirlo come un dovere diffondere le utilità “di servizio”, soprattutto quando si tratta di salute e prevenzione 😉
      Ovviamente sempre facendo i dovuti scongiuri eh! 😛
      Ma ben vengano prudenza e ansia hahaha!
      Roberta grazie per esserti fermatata a leggere e commentare 😉
      Un bacio!

  12. elisaedintorniblog

    Ciao Orsa, non conoscevo affatto questa piattaforma. Ritengo che sia di ottima utilità in primi per sé stessi al fine di garantirsi un corretto aiuto da terzi in caso di necessità, ma anche per chi dovesse trovarsi nella situazioni di soccorrerci.
    Con tutti gli scongiuri possibili, ma la realtà resta che non si può dire “perché mai dovrebbe capitare a me??”. Basta una volta sola nella vita ed è meglio essere organizzati. Non è una questione di età, ma di amore verso se stessi.
    Grazie di avermi fatto conoscere questo servizio

    1. orsanelcarro

      Ciao Elisa grazie a te per essere passata e per le tue parole: hai fatto una perfetta sintesi della questione 😉
      Un caro abbraccio!

  13. La Folle

    Le informazioni su un paziente che viene soccorso sono importantissime, ma sinceramente dubito che un soccorritore andrebbe a cercarle sull’apposita applicazione durante un’emergenza o un trasporto in ospedale. Che succede se il telefono si è bloccato? Se il soccorritore non conosce la app? Se non sa come usarla? Tu ce lo vedi lì a smanazzare mentre rianimano qualcuno? E all’estero sei sicura che siano in grado di usarlo?

    E’ sicuramente importante trovare un modo per segnalare la propria storia clinica ad un medico, questo è scontato, specialmente se ti trovi all’estero, ma… boh. Secondo me una app non è il modo giusto, non è ancora il momento di affidarsi al telefono anche per questo, non siamo pronti. 20 euro sapendo che in Italia a stento si riesce a trovare un letto in un ospedale, con un bravo medico che ti curi… no, sinceramente non li spenderei.

    Chiaramente non prenderla come una critica contro di te eh, si vede che tu ne sei entusiasta e che ti piace l’idea. Io però preferirei girare con un cartoncino nel portafoglio con tutte le mie informazioni, o qualcosa di simile 🙂

    1. orsanelcarro

      Ciao Anna effettivamente hai sollevato una questione direi più che legittima. Quella che loro chiamano Help-Card serve proprio a informare i soccorritori della storia clinica del paziente e della presenza dell’app sul telefono. Ecco perchè sarebbe opportuno stamparla e custodirla nel portafogli. In ogni caso le procedure internazionali di rianimazione prevedono SEMPRE, come da protocollo, l’identificazione del paziente una volta stabilizzato. Successivamente si contattano i familiari attraverso il telefono. E’ in quella fase che (si spera) i soccorritori si accorgano dell’app. E’ vero anche quando dici che non siamo ancora pronti per una cosa del genere però 20 euro spalmati su 365 giorni sono circa 50 centesimi! Non voglio fare propaganda ma sono assai ben spesi considerando il rischio che corre una persona con problemi cardiaci o un anticoagulato sotto shock che si trovi nell’impossibilità di informare i suoi soccorritori. Ed hai ragione anche sull’altra cosa: sai, credo che paradossalmente questa soluzione “salvavita” sia più facilmente intuibile/apprezzabile all’estero che in Italia! 😉
      Grazie per lo spunto di discussione! Per il resto…siamo nelle mani della buona sorte!

      1. La Folle

        In effetti, forse all’estero avrebbe più senso 🙂

        1. orsanelcarro

          😉

  14. bellaitalyblog

    Io sono molto scettico sul affidare al web i miei dati sanitari. Preferisco avere con me un foglio su cui sono annotati tutti i dati. E poi con la carta sanitaria europea si presume che la nostra storia clinica sia inserita lì. Piuttosto aggiungere ai numeri di telefono principali della rubrica nello smartphone la scritta ICE (In Case of Emergency) , così i soccorritori chiamano subito il primo in lista (che dovrebbe essere il parente più stretto) e chiedono informazioni a lui. Poi è sempre bene prima dipartire stipulare una bella assicurazione sanitaria per il viaggio. Ciao

    1. orsanelcarro

      Eh magari la carta sanitaria europea contenesse un database come dovrebbe essere! Questo succede nei film non nella realtà (e soprattutto in Italia). L’altro giorno mi hanno sbagliato il referto di un’ecografia pensa te (risultava che non avessi più la cistifellea). Quindi non ci conto sull’attendibilità della tessera sanitaria 😉 Serve solo come riferimento e basta.
      Sulla divulgazione dei dati sanitari (o dati privati in generale) su internet io non lo vedo come il male assoluto.
      Sull’assicurazione in viaggio hai ragione mille volte! 😉

      1. bellaitalyblog

        Questo comunque per dire che volendo i mezzi ci sono, ma l’avidità di certi individui ci porta a dover pagare di più ciò di cui abbiamo diritto. Ti faccio un esempio banale sulla salute. La Costituzione la garantisce ad ogni cittadino, anzi dice che è un diritto. Se hai urgentemente bisogno di una prestazione e ti rivolgi al pubblico, ma aspetti mesi. Privatamente uno o due giorni al massimo. Ti sembra giusto? Comuque dobbiamo parlare solo di turismo. Godiamoci le bellezze italiane e mondiali e pensiamo solo a questo. Buona giornata

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