San Candido e il turismo Radical/OLD/Chic

San Candido vista sui monti Baranci

San Candido è una vera bomboniera.
Appena ci si mette piede la prima riflessione che elabora il cervello è che i suoi abitanti sono dei veri privilegiati.
A dire il vero da Bolzano in su tutti i cittadini del Trentino Alto Adige ricevono indietro in termini di servizi ciò che noi, resto degli italiani, neanche ci sogniamo!
Con letteralmente quattro soldi, grazie alla Mobile Card, si viaggia in lungo e in largo nella regione con corse illimitate su qualsiasi tipologia di mezzo (bus, treni locali, funivie ecc) e inoltre è contemplato l’ingresso gratuito in numerosi musei e siti di interesse (e ce ne sono tantissimi).

E poi pulizia, ordine, educazione, senso civico e regolarità.
Ho ricevuto più sorrisi, buongiorno e buonasera da sconosciuti in Alto Adige che nella mia città!

 

San Candido la bomboniera italo austriaca

San Candido

San Candido – Innichen, questo il toponimo corrispettivo in tedesco, è davvero piccola, ma ben fatta. L’urbanizzazione della parte nuova è piacevolmente moderna, con un sapiente utilizzo del connubio legno/acciaio/cemento. Inoltre c’è tutto, sia per i suoi abitanti sia per i turisti che la affollano in ogni stagione.

A questo proposito, è vero che le zone di montagna d’inverno sono magiche, suggestive, profumate di vin brulè, canederli e strudel in ogni angolo delle strade, ma i colori che hanno questi posti d’estate sono ineguagliabili.
Ecco, io preferisco di gran lunga la montagna d’estate.

Nel grazioso centro di San Candido è possibile passeggiare in un’ampia zona pedonale in cui mirare le tipiche abitazioni con le facciate piene di gerani colorati ricadenti.
Potrete scegliere fra una ricca selezione di ristoranti, lounge-bar e locali sfiziosi.

E poi i negozi. Dalle botteghe rivestite completamente in legno che commercializzano i prodotti tipici tirolesi a piccoli/grandi magazzini su più livelli, fino ai negozi dal taglio glamour-chic dove se non avete un carta di credito non potrete che guardarne le vetrine dall’esterno.
S’, è una zona turistica, ma per turisti senza problemi di budget.
Difatti la “media-del-turista-medio“, passatemi il gioco di parole, che potrete incontrare in questi posti è la settantina (settantina benestante).

La media alta dell’età (e dei conti in banca) dei turisti che frequentano il Trentino, permette a questi luoghi di rimanere tranquilli anche in altissima stagione allorquando, anche la famiglia più fragorosa e maleducata, viene inspiegabilmente invasa da un timore reverenziale per il senso civico. Aspetto che apprezzo tantissimo, difatti San Candido dopo una certa ora è ordinata, pulita e soprattutto silenziosa.

Dov’è pulito e ordinato nessuno getta nulla per terra: é un gran cliché ma è così.
Se entri in un locale ti viene naturale bisbigliare per non disturbare i commensali al tuo fianco, i bambini magicamente non fanno i capricci, gli smartphone vanno tutti in modalità aereo e nessuno, dico NESSUNO alza la voce in modo irriverente.

D’altra parte questo gioiello che oggi si trova al di qua della forma dello stivale, un tempo ne era fuori e faceva parte del territorio austriaco.
Pensa un po’ che culo… esclamerebbe un abitante della Val Pusteria. La mentalità comunque è rimasta tale, loro parlano la lingua tedesca e ogni luogo, strada, toponimo ecc, ha il nome italiano ed il corrispettivo in tedesco.

Cimitero San Candido

A proposito dovreste vedere che bello che è il cimitero!

Beh, io comunque ho un po’ calcato la mano, non è proprio tutto così marziale.
I giovani ci sono e sono  pure tanti.
Inoltre da quando a San Candido c’è il set di Un Passo dal Cielo, la Val Pusteria sta vivendo stagioni turistiche ancora più intense dando vita ad una nuova tipologia di turisti: i Pellegrini-da-Fiction.

Dove dormire a San Candido

Dolce Vita Post Residence San Candido

L’alloggio in cui ho soggiornato si trova in un Residence fornito di tutto punto davvero carinissimo ed in pieno centro: un duplex, perfetto per una coppia o al massimo per 4 persone.
Cucina completa, bagno con prodotti omaggio e magnifico terrazzino con vista sui Monti Baranci.

Senza voler fare il verso alle recensioni di TripAdvisor, il Dolce Vita Alpina Post Residence era comodo e pulito.
Tuttavia, a causa dell’intenso itinerario che avevo meticolosamente pianificato all’aria aperta, l’ho vissuto pochissimo. Come si fa ad andare in Trentino e non praticare l’outdoor?

L’itinerario infatti comprendeva la ciclabile San Candido – Lienz, visita al lago di Braies, giro delle Tre Cime di Lavaredo e una cura ricostituente a base di Strudel.
Era solo il 3 settembre, da noi in Costiera Amalfitana ancora facevamo i bagni e in Alta Pusteria pioveva e faceva freddissimo.

orsanelcarro

Daniela, per gli amici Orsa. Per i nemici destrOrsa. Amo esplorare edifici abbandonati e omaggiare monumenti e memoriali di guerra.

Questo articolo ha 4 commenti

  1. Roberto

    Sono passato da questa località e credo di aver provato le stesse sensazioni che hai provato e che si leggono molto tra le righe del tuo racconto. Una bella esperienza in tutto e per tutto.

    1. orsanelcarro

      Ti ringrazio, sono posti incredibili sia d’estate che d’inverno e ci tornerei anche subito se potessi!

      1. Roberto

        Già, non sto escludendo di farlo a breve!

  2. Roberto

    Dal giorno in cui ho letto e scritto il post mi è rimasta la voglia di tornarci, e i primi di ottobre visto che mi trovavo vicino per motivi di lavoro, seppur solo di passaggio sono tornato su questi luoghi. Sto considerando di tornarci a primavera, quindi mi sto organizzando!

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