Cosa vedere in Campania: Pompei e le sue mura proibite

Scavi di Pompei

Quando l’ho visto sono scoppiata a ridere come una matta. Lo so, sono una brutta persona.
Nei giorni scorsi è rimbalzata sul web la notizia del ritrovamento negli scavi di Pompei di quel povero abitante, l’ultimo fuggiasco come è stato definito, centrato in pieno da un enorme masso mentre scappava disperatamente dalla furia del Vesuvio.

Tra l’altro lo sfortunato, pare maschio 35enne, soffriva di una malformazione ossea che gli ha impedito di correre e mettersi al riparo.
Ma effettivamente guardando le foto, e immaginando la dinamica, neanche il buon Pietro Mennea avrebbe potuto correre più veloce di quella sfiga volante da 300 kg.
Eppure io sto ancora ridendo, devo solo vergognarmi.

Scavi di Pompei

Foto presa dal web

Era tanto che non tornavo agli scavi archeologici di Pompei così, sulla scia degli ultimi sensazionali ritrovamenti, decido di fare una rimpatriata.
Cari amici lettori, non so se qualcuno di voi sia mai stato a un matrimonio nel Sud Italia. In questi giorni di caldo atroce stare fermi in fila al botteghino equivale esattamente a soffrire durante un matrimonio in giacca e cravatta, con umidità al 100%. Ecco perché vi invito a fare la furbata che ho fatto io, cioè approfittare dei biglietti saltafila per gli scavi di Pompei.

Mi sono quasi sentita in colpa scavalcando la fila di turisti inglesi e tedeschi sofferenti sotto il sole. Uno di loro ha pronunciato sarcasticamente la parola italienisch nella mia direzione, ma la percentuale di 48% di sangue greco nelle mie vene mi ha impedito di accusare più di tanto.

Scavi di Pompei

A ogni modo, varcati i tornelli, sappiate che quello che avete comprato non è un biglietto per un comune museo o sito archeologico. Questa è una città!
Una città letteralmente pietrificata e rimasta ferma a quel 24 agosto del 79 d.C, quando la colossale furia dell’eruzione del Vesuvio decretò la tragedia che tutti abbiamo studiato sui libri di storia. Tragedia che malgrado tutto, ci ha regalato un fermo immagine sulla vita di una tipica provincia romana e sui suoi oltre 22 mila abitanti.

Gli scavi di Pompei: info utili sulla visita

Scavi di Pompei

Strade lastricate, botteghe, ville patrizie e centri nevralgici della vita cittadina, persino luoghi del piacere. Visitare gli Scavi di Pompei non lascia indifferenti e riesce a catturare anche il bimbo più disinteressato. Tuttavia visitarla in un giorno è impossibile.
L’area è davvero vastissima, molte le cose da vedere e molti i km da percorrere. Ad esempio la bellissima Villa dei Misteri si trova in una zona isolata e distante rispetto al cuore di Pompei.

Stabilire in anticipo cosa vedere

A questo proposito vi invito a stabilire un itinerario preventivo, onde evitare di andare su e giù per le strade lastricate senza una meta precisa.
NO a scarpe con i tacchi, a meno che non siate un’asiatica fashion in fissa con il selfie con le dita a V.
NO a borse e zaini voluminosi in quanto non verrebbero lasciati passare.
SI’ a cappelli (le zone d’ombra latitano) e infine SI’ a scarpe possibilmente da trekking.
Lungo le vie principali e in tutte le Regio sono dislocati servizi igienici e fontanelle di acqua potabile. Quindi munitevi di una bottiglietta vuota da riempire al momento con acqua fresca.
Presenti anche una zona ristoro e uffici informazioni.

Scavi di Pompei

In caso vogliate organizzare un itinerario, il web è pieno di articoli modello “cosa fare e vedere”, quindi oggi non mi replicherò in un post copia&incolla con la solita guida agli scavi di Pompei. Visto che ultimamente sono molto in voga i reportage sulla street art, vorrei invece invitarvi a porre maggiore attenzione alle mura di Pompei.

 

Lungo le mura di Pompei

Scavi di Pompei

Ora voglio farvi una domanda: cosa significa per voi la parola osceno?
La mente restituisce subito qualcosa di sconcio, indecente, magari volgare e improponibile. Qualcosa insomma contrario al senso del pudore. Ma volendo seguire il suono della parola e ricercare un’etimologia “drammaturgica” e teatrale, osceno per definizione potrebbe benissimo indicare qualcosa che deve stare fuori dalla scena, per cui nascosto alla vista.

Tutto questo per dirvi che a Pompei il concetto di oscenità non era per niente così fiscale come nell’epoca moderna.
Un occhio attento e smaliziato potrebbe ad esempio notare immediatamente un’indicazione stradale eloquente come questa. Nel 79 d.C era pura normalità.

Scavi di Pompei

-Segui il bianconiglio-

Non si contano inoltre le iscrizioni sui muri in cui le prostitute commentavano le prestazioni dei propri clienti. Roba da far impallidire i bagni degli Autogrill!
E poi ci sono loro, gli affreschi, la “street art” dell’antichità. Vi assicuro che i writers dell’epoca romana avevano la stessa bravura, ironia e sfacciataggine degli artisti moderni.

Il sito archeologico della città di Pompei è talmente disseminato di arte erotica, sia in forma di affreschi sia in sculture ed oggettistica dalla verve fallica, da venire in passato erroneamente additata come città del piacere.

Inutile dire che agli occhi dei primi archeologi dell’Ottocento tutta questa roba hot scottasse (gioco di parole) così tanto da decidere di rinchiuderla in magazzini, coprirla e occultarla.
Ed effettivamente non è difficile immaginare le facce scandalizzate degli occhialuti studiosi dei secoli scorsi alla vista di falli eretti di enormi dimensioni dappertutto, persino negli oggetti di uso comune e quotidiano come le suppellettili domestiche.

Giusto per farvi comprendere il livello dello shock, alcuni affreschi giudicati imbarazzanti vennero addirittura censurati con uno strato di intonaco, intonaco che le abbondanti piogge del nostro secolo hanno provvidenzialmente riportato alla luce.
Ogni tanto a Pompei un crollo o una pioggia non sono IL MALE.

Scavi di Pompei

Ma il discorso è piuttosto semplice. Costumi e usanze dell’antica Roma erano più liberali rispetto a quelli attuali, e ciò che nel nostro immaginario richiama miseramente a Youporn in realtà per gli antichi abitanti di Pompei erano semplicemente rimandi all’abbondanza e alla prosperità.
Purtroppo questa sorta di “riabilitazione storico culturale” c’è stata solo negli ultimi decenni, promuovendo l’osceno da mera pornografia a più ispirato e nobile richiamo alla fertilità, insomma un augurio di buona sorte. E in effetti guardando alcuni affreschi verrebbe proprio da esclamare SALUTE!

Il simbolo fallico era molto spesso raffigurato vicino alle fontanelle pubbliche, sulle facciate delle botteghe o addirittura appeso davanti agli usci di casa per scacciare la malasorte.
Mi chiedo se o’ curnicièllo, noto portafortuna napoletano, non fosse a questo punto un’evoluzione, una sorta di fallo stilizzato 2.0.
Ma non finisce qui perché molti degli affreschi osceni non si limitavano a raffigurare la coniugazione dell’imperativo presente “fallo” ma anche e più concretamente l’infinito presente “fare”. Non si contano infatti le scenette erotiche rinvenute ovunque negli scavi di Pompei: dal quartiere a luci rosse alle osterie, dalle terme alle case private.

Due parole sulle iscrizioni

Scavi di Pompei

Ma se molti dei numerosi affreschi “osceni” avevano la finalità di esplicare le abilità delle donne di piacere, quasi come un catalogo delle prestazioni, non da meno erano le iscrizioni e i graffiti sulle mura ad ogni angolo della città. Eloquente il graffito ritrovato sulla parete del tribunale che recita sic et simpliciter “se qualcuno fosse alla ricerca di qualche tenero amore in questa città, tenga presente che qui tutte le ragazze sono assai gentili”.

Più di marketing invece la natura del graffito “Sabina due assi” oppure suonano come un moderno TripAdvisor le oltre 134 incisioni rupestri nel Lupanare, il bordello più famoso di Pompei. I clienti in attesa del loro turno ingannavano il tempo scrivendo sul muro opinioni e giudizi sulle prestazioni amorose delle fanciulle, oppure vantando la propria arte di sciupafemmine regalandola alle risate di noi posteri.

Si sprecano infatti gli epigrammi autocelebrativi e in stile geotagging come “hic ego puellas multas futui” (qui ho scopato tante fanciulle) oppure più diplomaticamente “qui Romula si intrattiene con Stafilo”.

Scavi di Pompei

Invece divertentissima la soffiata anonima sul muro di una casa “guarda che tua moglie lo succhia ad un altro, ora ne sei al corrente”. E vogliamo parlare del buontempone/a che accanto al bassorilievo di un fallo ha scritto “quando mi fa piacere, mi ci siedo sopra”?
Oppure ancora vogliamo fare un’analisi grammaticale della frase “sto venendo” scritta sul muro delle Terme Stabiane? Io direi che l’accezione da complemento avverbiale di moto a luogo sia tranquillamente da escludere.

Per non parlare degli spot promozionali di natura omosessuale. Le prostitute infatti subivano una spietata concorrenza low cost, come si evince dall’epigrafe “Felix lo succhia per un asse” ritrovata su un monumento sepolcrale. Da sottolineare che un asse era il prezzo medio di un boccale di vino.

Scavi di Pompei

Degno di nota poi il nome ricorrente di una certa Eupilia. Doveva essere davvero brava a giudicare dal prezzo delle sue prestazioni (cinque assi) e dall’epigrafe “colei che sa ben navigare”, che campeggiava sul suo muro di casa. Sempre a questa celebrità dell’epoca era riferita la scritta “migliaia di uomini valenti si sono congiunti con lei”.

Ma le mie preferite sono evidenti opere di mani femminili e sono la tremenda “Floronio il trombatore soldato della VII legione è stato qui a Pompei, ma se ne sono accorte solo poche donne” e poi l’epico invito a ricambiare l’amicizia “è il tuo membro a imporcelo: dobbiamo fare l’amore!

Scavi di Pompei

Insomma una sessualità quella vissuta a Pompei sì esplicita, ma decisamente priva di complicazioni psicologiche o risvolti morbosi. Liberale e libera.
E i muri vergati (ancora giochi di parole) non fanno altro che restituirci molto di più rispetto all’impressione di una Sodoma del Sud Italia. Più semplicemente Pompei era una città passionale, vibrante e animata da un mood tutto votato alla dea Venere.

Del resto è leggendo questa epigrafe che possiamo tradurre in fatti la reale visione dell’amore dei pompeiani:
“chi ama goda di buona salute; muoia chi non sa amare; muoia due volte chi impedisce d’amare”.
Bellissima, attuale ed eterna no?

Scavi di Pompei

Infatti vi invito a cancellare l’immagine che vi siete fatti degli scavi di Pompei, quella cioè che rimanda a una squallida stazione della metro. Tengo a precisare che gli abitanti di Pompei non ci hanno lasciato sui muri soltanto frasi lascive. Non si contano spot elettorali, meravigliosi affreschi, interessanti riflessioni in stile blogging, bellissimi versi e momenti di alta poesia.

E adesso la vogliamo dare una forma e una palette cromatica a quanto finora detto?
In caso voi foste delle candide principesse timorate di dio vi invito a non visionare la gallery privata in cui ho raccolto alcuni degli affreschi più famosi.
Per tutti gli altri invece la password per accedere (minuscolo e tutto attaccato) è il nome di un rituale erotico praticato alla corte di un noto “Cavaliere”.

Accedi alla galleria hot!

E mi raccomando NON voglio sapere qual è la vostra posizione preferita!

 

orsanelcarro

Daniela, per gli amici Orsa. Per i nemici destrOrsa. Amo esplorare edifici abbandonati e omaggiare monumenti e memoriali di guerra.

Questo articolo ha 39 commenti

  1. Rosaria

    Un interessante punto di vista, non c’è che dire! 😉
    Ma un po’ furbetta lo sono anch’io, che ho sposato nienepopodimenochè proprio una guida degli scavi: è come investire sulla formazione dei figli mandandoli all’università! 😛
    E poi complimenti anche per un’altra cosa: sei riuscita a trovare qualcosa di buono negli scavi, nonostante lo scempio a cui sono costretti.
    Solo una nota di demerito….mi potevi chiamareeeeeeeeeee!!!! Abbiamo respirato la stessa aria per un giorno, potevamo gustare un dolcino insieme! 😉

    1. orsanelcarro

      Uhhh allora saprai vita morte e miracoli di Pompei! La conosci come le tue tasche *_* ma non vale se hai sposato un saltafila+audioguida vivente! Se ti stira e ti ripara pure i tubi che perdono allora è il TOP! 😛
      Ci ero stata una vita fa e da allora la ricordavo peggio la situazione, forse qualcosa si sta muovendo con in nuovi direttori in forze? Stessa cosa per il Parco di Paestum o la Reggia di Caserta: ho l’impressione che stiano vivendo nuovi fasti 😉
      Ma allora io fino ad oggi mi sbagliavo…credevo che fossi di Scafati chissà perché?! L’ho letto da qualche parte o me la sono sognata sta cosa povera me! E poi comunque non ero sola ma con una banda di sc@#*acornicièlli! 😉 Se mi confermi che sei di Pompei la prossima volta ti vengo a stalkerare sotto casa 😀 Ti troverò seguendo l’odore dei dolcini hihihihhi!
      Un bacione!

  2. Fiammetta

    Complimenti, bellissimo articolo su Pompei e sulla gioia di vivere dei suoi abitanti. In effetti o’ curnicièllo sembrerebbe avere un origine piccante-erotica più che piccante e basta!!!

    “chi ama goda di buona salute; muoia chi non sa amare; muoia due volte chi impedisce d’amare”… e tanta salute a tutti!!!

    1. orsanelcarro

      Grazie Fiammetta complimenti a te per l’associazione piccante/erotica che invece mi era sfuggita hahahaha! 😉
      Salute salute a tutti noi! Ti abbraccio! 🙂

  3. lillyslifestyle

    Io all’invidioso tedesco avrei risposto “invece di fare la fila per uno dei siti più importanti (ed invidiati) al mondo vai a vedere il museo del würstel con la Merkel e ti faccio pure pagare il doppio del biglietto normale”. Sicuro aveva pure il calzino bianco di spugna con i sandali…..
    Torniamo alle cose importanti. Non mi stanco mai di visitare Pompei. L’ultima volta ci sono stata un paio di anni fa per farla visitare al mio compagno che non c’era mai stato. Rivederla attraverso i suoi occhi è stato ancora più emozionante.
    “chi ama goda di buona salute; muoia chi non sa amare; muoia due volte chi impedisce d’amare” questa te la rubo sicuro.
    Bellissimo articolo, come sempre del resto. 😉
    Buona giornata!!!! :*

    1. orsanelcarro

      hahahahah esatto pantaloncino e sandali con calzino bianco, ormai li riconosciamo dalla divisa! Geniale il museo del würstel hahahahah 😛
      Ci credo è proprio vero che fare da cicerone a chi non ha mai visto un posto ti regala un paio di occhi nuovi all’istante! Ed è una cosa bellissima ogni volta!
      Grazie di cuore Lilly per i complimenti <3
      Buonanotte atlantica!

  4. Meridiano307

    Ti prego proponi questo post a Piero Angela, mi sto immaginando come suonerebbe letto da lui e già piango dalle risate. No vabbè, con il fallo stilizzato 2.0 mi hai ufficialmente conquistata, come se in ogni tuo post non trovassi qualcosa che mi conquista. Hai fatto una scelta eccezionale nel non scrivere la solita zolfa, letta e riletta, delle 10 cose da fare a Pompei, ma concentrandoti invece sui “graffiti” dei writers dell’epoca. Lo scorso mese a Napoli ho visitato il museo Archeologico, dove c’è una stanza V.M. 14 anni in cui sono collezionati affreschi, monili ed aggeggi vari, 100% falliformi e tutti ovviamente provenienti, prova ad indovinare da dove, e devo dire che ne sono rimasta affascinata. Non perchè collezioni marchingegni simili o sia solita incidere apprezzamenti più o meno spinti su qualcuno sulle pareti delle abitazioni, ma per la loro libertà mentale, sul non vedere la malizia sempre e comunque e non farsi problemi spesso del tutto inutili. Affascinata dal loro godersi la vita

    1. orsanelcarro

      Hahahahah Marghe la mia mente bacata nel tuo commento legge la sceneggiatura del nuovo film con Alvaro Vitali e Edwige Fenech: “El conquistadòr, il marchingegno 100% falliforme preferito da Angela” 😀 basta non darmi corda che la cosa si presta troppo a doppi sensi 😛
      Ma infatti, al di la della prima risata si viene proprio colpiti dalla libertà mentale priva di quel bigottismo fasullo che serpeggia oggi. Epperò il Vesuvio li ha puniti 😉 Madò quanto so bastarda vero? 😛 Ovviamente si scherza, un bacione e grazie!

      1. Meridiano307

        Ho riletto il mio italiano e sono un attimo rabbrividita… vabbè c’ho gli occhi verdi, mica posso mettere bene la punteggiatura! Ahahahaha dai scriviamo una sceneggiatura sul 100% preferito da Angela! Oddio ci passerei la giornata a scrivere ste robe. Ah proposito, ma sai che la primissima parola che ho imparato in spagnolo, dopo hola ovviamente, è stata proprio il nome tecnico del marchingegno? Dopo mi sono fermata a cerveza y tinto de verano, non ho approfondito questa lingua, però in caso di necessità avrei 4 parole da giostrarmi alla perfezione no? Ahahahahah
        Oddio fermatemi

        1. orsanelcarro

          hahahaha stop fermati siamo in fascia protetta 😛 Non è che sbagli nella punteggiatura sono io che ho la mente bacata come dicevo prima 😉
          Buona serata sis! 🙂

  5. Mi sento anche io una persona bruttissima perché alla foto del poveretto schiacciato dalla roccia non sono riuscita a trattenermi. Per carità, fa pena ma che sfiga doveva avere sto tizio
    Ammetto la mia ignoranza: non conoscevo il lato hot degli scavi nè per quanto riguarda le temperature da deserto del sahara, ne per quanto riguarda il lato “roccosiffrediano” 😉 Incredibile pensare che alcuni affreschi siano stati coperti e certe sculture rimosse, chissà in quanti altri posti è successo e non lo sapremo mai. Qui ci va la famiglia Angela a indagare!
    Post interessante come sempre

    1. orsanelcarro

      Ciao Silvia! Ma vedi a quanto pare siamo in tanti ad essere brutte persone, hai visto la scenetta dell’ultimo fuggiasco realizzata con i mattoncini Lego? 😛
      “roccosiffrediano” potrebbe essere proprio il leitmotiv di un eventuale tour in tema! Durante la visita ho notato numerosi gruppi di turisti stranieri agèè che sghignazzavano come matti sui racconti e le parole delle guide…manco fossero liceali in gita nel quartiere a luci rosse di Amsterdam 😉
      Ed io ti ringrazio come sempre Silvia! Buona serata <3

  6. Simona Pasquino

    Uno dei post più divertenti mai letti! Non credo sia facile scrivere un post su Pompei senza cadere in un racconto un po’ noioso. Gli hai dato un’impronta (da orsa) diversa, divertente sì, ma al tempo stesso sociale. Hai raccontato la vita a Pompei, quella vera. Avoja a nascondere simboli fallici o affreschi troppo audaci con l’intonaco, quella dei bordelli e del sesso a pagamento era parte del vivere.
    Comunque mi vergogno: anche io ho riso vedendo la foto del povero ultimo fuggiasco!

    1. orsanelcarro

      Hahahah daje quanti siamo a ridere di quel poveretto, spero che il karma sia impegnato da qualche altra parte oggi 😛
      Esatto, una parte del vivere strettamente funzionale all’economia dell’intera città, a Pompei come a Roma, come in tutte le province dell’impero. Se la Merlin fosse stata una senatrice dell’epoca romana e se ne fosse uscita con quella legge io credo che ce l’avrebbero proprio murata in una “casa chiusa”. Passatemi ste divagazioni è mezzanotte e sono stracotta 😛
      Ti ringrazio di tutto Simona! Buonanotte ormai :*

  7. Marika

    Quando sono stata a Napoli avrei voluto allungarmi per andare a Pompei, ma il tempo è tiranno e in 2 giorni non sono proprio riuscita. Quindi conto di tornare…

    1. orsanelcarro

      Capibile, come fai in due giorni a scegliere cosa vedere e cosa escludere soprattutto quando sei a Napoli! Credo che questo sia il dilemma di ogni viaggio 😉
      Devi tornare assolutamente! Ma col fresco però 😉
      Notte Marika :*

  8. Fabio

    Questo è un aspetto che colpisce sempre tantissimo il turista. oggi ci facciamo una risata. Ma per questo, per le tecniche costruttive, per gli affreschi, per la vita che facevano, gli antichi romani (o pompeiani) era davvero avantissimo! Una civiltà davvero avanzata, dei grandi!

    1. orsanelcarro

      Infatti il geometra che c’è in Orso era tutto preso dalle tecniche costruttive, “dall’opus reticulatum” e dalle piantine delle abitazioni patrizie. Mentre invece la creatura mitologica metà ragioniera e metà archeologa che c’è in me rifletteva sul vantaggio tributario che i lupanari apportavano all’economia dell’epoca 😛
      Avanti, proprio avanti dici bene! Peccato solo per la tragica fine poveri abitanti! 🙁
      Grazie per essere passato Fabio 🙂

  9. Falupe

    Mi hai preso in fallo, cara Orsa. Ero completamente all’oscuro di cotanta arte erotica in quel di Pompei. È sicuramente un motivo in più che mi spinge a visitarla. Non prendermi per maniaco, ma la curiosità che mi hai fatto venire è tanta

    1. orsanelcarro

      E giù di doppi sensi hahahahahah! Consiglio anche a te di evitare i mesi estivi, se puoi eventualmente organizza col fresco perché la città è per il 90% sotto il sole senza ripari. E con le temperature hot è veramente “dura”…tanto per rimanere in tema 😛 L’arte erotica comunque è ben nascosta, dunque informati prima sulla sua esatta “posizione” 😛
      Buona serata! 😉

  10. Dani tu mi stai fregando! Da dieci minuti tento di mettere la password, che sono sicura di aver indovinato, ma WordPress del Male (oppure lo Stato Vaticano), non mi lascia accedere! Ti prego fai qualcosa per me, è come darmi il Cornetto Algida per poi togliermi la mitica punta! ……………………………sembra un’allusione?……………..
    Comunque questo post ha galvanizzato tutti! Itinerario molto interessante, sicuramente fuori da quanto di solito si legge (finalmente). Interessante, particolare, vero! Perché in fondo chi vede male è chi male lo fa. Quel ‘…muoia due volte chi ti impedisce d’amare’, riassume ciò che è diventata la nostra società.
    A proposito del simpatico tedesco, la prossima volta comprasse pure lui questi geniali biglietti salvafila invece di fare lo spiritoso.
    Ed ora mi cara ti lascio, perché la password finalmente ha funzionato (indovina chi, nella foga, non aveva letto ‘tutto minuscolo e attaccato’), per cui ho altro da visionare.
    A presto mitica Dani!
    Claudia B.

    1. orsanelcarro

      Grandeeee! Spero di non essere stata troppo “criptica”…ho semplicemente pensato che di noti “CAVALIERI” avvezzi a rituali erotici la storia non ce ne abbia consegnati poi molti hahahahah! E poi dovevo proteggere quei contenuti scomodi, dopo la GDPR ci mancava solo una multa per atti osceni in blog pubblico 😛
      Te l’avevo già detto in privato, sulla metafora del cornetto Algida sono morta 😀
      Buona serata Claudia e grazie ancora! 😉

  11. E indovina come passiamo il sabato sera? Ma ovvio, a leggere il tuo blog! Povero tizio. Certo che sembra una scena uscita da un film comico.
    Afac. Non pensavo facesse così tanti abitanti Pompei!

    1. orsanelcarro

      A quanto pare abbiamo riso tutti allora 😀 Ed io che credevo di essere un mostro hahahaha 😛
      Grazie per essere passata di sabato sera Tizzi! :*

  12. Alessia

    La mia impressione è che in passato se la godevano molto di più (mi hai contagiata con i giochi di parole)..Poi è arrivato il Cristianesimo…sob..
    Non ho mai visto gli scavi di Pompei, non pensavo fossero così grandi da non poterli vedere in un giorno solo e sono molto curiosa a proposito di quella villa che citi all’inizio del post, credo fosse dei Misteri. Geniale parlare di Pompei nel suo aspetto se vogliamo più moderno…e la gallery protetta da password è la ciliegina sulla torta! Mi piace troppo questo tuo saper giocare con i lettori!

    1. orsanelcarro

      Wow sei sempre prodiga di complimentoni con me Alessia *__*
      Si sono molto grandi, proprio come una città. Tra l’altro ho saputo che a breve consegneranno altri “quartieri” ai visitatori: gli scavi sono continui e i ritrovamenti sempre più sensazionali. La Villa dei Misteri poi è bellissima, io credo che tu passeresti le ore a fotografare i particolari degli affreschi (affreschi che danno il nome alla domus). Esatto se la godevano alla grande, erano troppo avanti loro!
      Devi organizzare assolutamente ma in tarda estate col fresco 😉
      Grazie mille di tutto, un abbraccio!

      1. Alessia

        Complimenti meritati..sai che non mi piacciono le piaggerie
        Un abbraccio e buon weekend!

  13. Giulia

    Sono stata a Pompei qualche anno fa, davvero meraviglioso. ahah avevo visto la foto del graffito osè su Instagram o forse su Twitter 😀 a Pompei ci sono alcuni graffiti degni di un hentai giapponese!

    1. orsanelcarro

      Ahahah vero! Anche tu fai uso di hentai? 😉 Hai usato la giusta similitudine Giù, i giappi vivono la sessualità esattamente come gli antichi pompeiani!
      A presto e grazie!

  14. Ale e Kiki

    Articolo spettacolare Orsa, mi hai fatto morire dal ridere con la foto del fuggitivo…siamo in due a condividere la vergogna… Shame! Shame!
    Come già ti ho detto, lo spirito godereccio della Pompei che fu, che bene hai raccontato, sarebbe da esportare ovunque: la vita bisogna viverla così!
    E niente, dopo la Reggia di Caserta ci prenotiamo per una visita anche agli scavi insieme a te! A quando il tour??
    Ciao Daniela, buona giornata!

    1. orsanelcarro

      In due? No no, guardati indietro siamo a decine a ridere hahahahah spero che il karma non ci punisca per questo (facciamo i dovuti scongiuri) 😀 😀 😀
      Ragazzi vi ringrazio davvero di cuore per apprezzare il mio modo di fare blogging, a volte ho paura di essere troppo sopra le righe e mi trattengo…così come ho paura che tutti insieme -tipo gita allo stato brado- ci butterebbero fuori a calci da qualsiasi luogo 😛 Però mi piacerebbe, non scherzo! 😉 La vita è strana, magari ci incontreremo per caso da qualche parte nel lato opposto dell’Europa oppure in un Autogrill chissà! 😉
      W il Pompei-Mood e buona giornata anche a voi! Un bacio :*

      1. untrolleyperdue

        Già, la vita a volte fa sorprese inaspettate: pensa che ho incontrato un amico che non vedevo da più di 20 anni a Las Vegas! Quindi never say never! 😉
        Un abbraccio e buon fine settimana a te! 🙂

  15. Luca

    Ragazzi voglio farvi i complimenti innanzitutto per il vostro sito, ma soprattutto per la chiarezza e la facilita’ di lettura degli articoli, scritti grammaticalmente in maniera a dir poco perfetta e di facilissima comprensione.
    Grazie
    Lucas

  16. Erica

    Standing ovation! Nulla da aggiungere. La galleria privata è una ode al kamasutra, a Pompei la sapevano “lunga” Quanto al tedesco, per essere tedesco non è stato altrettanto lungimirante ed organizzato!
    Senti ma mi ci porti a Pompei con te? Devo mettere la Barbie vicino ad una di quelle foto

    1. orsanelcarro

      Hahaha ti ho contagiata con i doppi sensi 😛
      Cosa vuoi fare? Ma “la ragazza” è preparata a tutto questo? 😀 😀 😀
      Quando vuoi! 😉 Grazie!

  17. Celeste

    Mi sento meglio. Mi sento meglio perché anch’io ho riso come una pazza, dopo un iniziale momento di shock, quando ho letto del tipo zoppo colpito da un masso. Della serie che porello, probabilmente c’avrebbe comunque lasciato le penne, ma sto livello di sfiga è davvero esagerato. O forse gli ha impedito di soffrire di una pena ben peggiore…
    Comunque io a Pompei ci sono stata eh, con la scuola. Mille milioni di anni fa. Ma vorrei assolutamente tornarci, nonostante se ne legga di peste e di corna sull’organizzazione e l’amministrazione. Tralasciando l’immagine di Pavel che fotografa falli e fallini per mandargli agli amici xD

    1. orsanelcarro

      E’ ufficiale siamo ormai un’associazione, un esercito di brutte persone che hanno riso sull’immagine di quello sventurato 😉 Purtroppo recentemente si è appreso come il masso gli sia piombato addosso quando il poretto fosse già schiattato. Hanno ritrovato il cranio diversi metri più in basso con la bocca spalancata (indice di una morte avvenuta per soffocamento dai fumi), quindi purtroppo non è stata rapida e indolore 🙁 Lasciamo stare queste cose brutte dai! E dopo Venezia dovrai portare Pavel anche a Pompei per un fallo-tour! XD

  18. Simona

    Finalmente qualcuno che parla degli scavi in modo diverso! Come dicono a Napoli, “assafà”! 🙂 La gente non se ne rende conto ma se tutte le guide raccontassero gli scavi come hai fatto tu sono sicura che le gite scolastiche diventerebbero molto più interessanti ahah Scherzi a parte, io non mi sono annoiata per niente e credimi di guide lunghissime e dettagliatissime ne ho lette e rilette e cosa mi è rimasto? Poco o niente. Di sicuro il tuo racconto invece me lo ricorderò così come il mio immaginarti ridere alla vista di quel poveretto! Siamo pessime ;P

    1. orsanelcarro

      Wow grazie mille Simona! E’ un complimento bellissimo! Certo io ci ho provato ma non sono per nulla all’altezza di una guida autorizzata, diciamo che ho messo in parole quello che avrei voluto sentire dal vivo durante una visita guidata. Visita guidata che a Pompei è una cosa assurda! I gruppi monopolizzano le strade, gli scorci, le passerelle per i diversamente abili, le cose da vedere…tutto! Ma dico io mettetevi di lato e almeno lasciate passare gli altri visitatori come voi tzè! Sti’ scustumàt! 😛
      Grazie per essere passata! 😉

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