ll campo di concentramento di Auschwitz: un capolavoro d’ingegneria della cattiveria umana

visitare il Campo concentramento Auschwitz

In silenzio e con gli occhi bassi. Così sono tornata dalla visita del complesso che ospita il campo concentramento Auschwitz e quello di sterminio di Birkenau (Auschwitz II), distanti l’uno dall’altro solo due km. Due km che separavano i condannati a morte dai condannati alla vita.

Già, vita. Ma quale vita era quella di un “ospite” di Auschwitz? La neve solitamente con il suo candore ovatta e ingentilisce tutto. Ma qui no. Questo posto, nel suo drammatico silenzio, urla tutto l’abominio del mondo. (altro…)

Come arrivare a Cracovia: ecco alcune info utili

orsa-cavalli

Dialogo tra due cavalli in Piazza Rynek Glowny, centro di Cracovia:

– Psss… hey Kripstak! Attenzione a ORE-DUE, la vedi quella lì: mora, anfibi e tipica faccia da stalker di cavalli?
– Sì, Petrektek, la vedo.
– Prevedo rogne Kripstak, vedrai, adesso si avvicinerà per infastidirci.
– Oddio Petrektek, mi sta guardando… ho paura che facciamo?
– Calmati Kripstak staiserena, niente panico, non darle confidenza e non ti accadrà nulla, capito Kripstak? Ohhh Kripstak mi stai ascoltando?

“Macciao! Puccipucci bel cavallino ma quanto sei bello! Vieniqui machebelmusetto… quant’ si’ bbèll!”

In realtà non è che sia così esaurita, però è vero, qualsiasi animale io veda per strada io lo devo avvicinare. Prima o poi lo so, verrò castigata con qualche morso, graffio o calcio. (altro…)

#èSuccessoDavvero? Trova l’intruso!

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#esuccessodavvero

#èsuccessodavvero è il divertentissimo tag ideato da M&P blogger di ATouristAbroad.
Si tratta di una sorta di challenge che consiste nel raccontare tre aneddoti strani accaduti in viaggio, dei quali due sono realmente accaduti ed uno inventato.
La sfida è riconoscere il racconto “fake”!
La nomination a partecipare l’ho ricevuta da Silvia blogger di TheFoodTraveler, i cui tre racconti sono davvero a prova di Rischiatutto: vi invito a leggerli (vi divertirete) e a riconoscere il racconto falso! Grazie Silvia! (altro…)

Sindrome di Wanderlust. Cos’è e come (non) combatterla

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Sindrome di Wanderlust

All’improvviso la sua espressione si fece seria, scura, le labbra tese e gli occhi bassi.
“Dottore, la prego, mi dica cosa ho”.
“Signora Orsa le analisi cliniche parlano chiaro: il gene DRD4-7R combinato con elevatissimi livelli di dopamina indica una distruttiva ed incontenibile voglia di viaggiare. Mi spiace, ma lei è affetta da Sindrome di Wanderlust, solo il 20% della popolazione mondiale ne soffre”.
Che culo!
Va bene Dottore adesso mi dica cosa devo far… coff coff… Dott… aiut… soffoco… sto avendo un attacco… coff coff… faccia presto… mi prescriva due biglietti aerei! (altro…)

Le ombre di Luci d’Artista

mille-e-una-notte

È uno stanco ed assonnato (ma con una voce pur sempre fantastica) Rocco Papaleo ad ingrandire la squadra di “elettricisti” che negli anni si è succeduta alle accensioni di Luci d’Artista. (altro…)

Famolo strano: le Grotte di Pertosa

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visitare le grotte di Pertosa

Orsa: Tesoro usciamo?
Orso: Ok pizza al solito posto?
Orsa: No, io intendevo usciamo dalla Comfort Zone?
Orso: Eh? E dov’è?
Orsa: Non ne ho la minima idea, so solo che ultimamente fa molto figo.
Orso: Sentiamo, e come si fa ad uscire dalla “Comfort Zone”?
Orsa: È facile, avrò letto una migliarata di tutorial: con un OnDeRòD!
Orso: Cos’è n’altro scioglilingua?
Orsa: No direi più n’altro tormentone.
Orso: Mpff… per me va bene. Macchina?
Orsa: Ennò Orso, voglio un OnDeRòD diverso, spettacolare. Dai Famolo strano!
Orso: Famolo strano stile andiamo a comprare mezzo chilo di mozzarelle in mongolfiera, magari sorvolando pure i templi di Paestum?
Orsa: No intendevo più stile “viaggio al centro della terra”. In barca però. Andiamo a visitare le Grotte di Pertosa!

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